Karl Stengel Collection Florence
A permanent exhibition space for the paintings and drawings by Karl Stengel at Palazzo Rosselli del Turco
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    Karl Stengel, tra figurazione e astrazione

    15 June 2022 Pinacoteca Gaeta

    tra figurazione e astrazione

    Pinacoteca Comunale di Gaeta
    3 luglio al 25 agosto 2022
    A cura di Vito Abba
    Orari luglio e agosto: tutti i giorni compresi i festivi tranne il lunedì: 16.30 – 20.30
    Ingresso 5 euro

     

    Dal 3 luglio al 25 agosto 2022 la Pinacoteca Comunale di Gaeta ospita una mostra personale di Karl Stengel curata da Vito Abba, direttore della Collezione Stengel di Firenze.

    La selezione delle opere presentate alla Pinacoteca di Gaeta rispecchia la poliedrica produzione artistica di Karl Stengel, che ha sempre realizzato sia opere astratte sia opere con diversi gradi di figurazione. Il percorso espositivo è stato studiato per attraversare gradualmente figurazione e astrazione attraverso 40 opere di medie e grandi dimensioni.

    Alcuni disegni, marcatamente figurativi, sono ispirati alla letteratura amata da Stengel. Possiamo riconoscere riferimenti a Blaise Cendrars, Charles Bukowski e autori coevi, nelle figure che animano taverne e postriboli, avventori che giocano a carte, prostitute contese. E gli omaggi a compositori e pianisti, con tratti di pastello a olio o pennellate di acrilico che sembrano inseguirsi come le note su uno spartito. Nelle opere su carta possiamo rintracciare alcuni elementi dell’espressionismo tedesco, elaborati in maniera molto personale.
    Nelle opere più recenti, soprattutto nei pastelli a olio su carta e supporti vari, trionfa il colore ed è spesso presente la tipica figura stengeliana, una silhouette senza volto che si staglia su una sorta di palcoscenico o quinta teatrale, su uno sfondo magmatico, talvolta oscuro, talvolta acceso.

    Karl Stengel exhibition in Gaeta
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta 2
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta 3
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta
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    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta
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    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta
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    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta 7
    Karl Stengel alla Pinacoteca di Gaeta

    La gestione della Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea di Gaeta è affidata in convenzione all’Associazione Culturale Novecento, il cui Presidente è Antonio Lieto.
    In qualità di direttore della Pinacoteca di Gaeta, Antonio Lieto è riuscito negli anni ad arricchire la collezione di Palazzo San Giacomo con opere di artisti entrati in contatto con la Pinacoteca. Una nutrita collezione messa insieme con passione. Una storia ricca di aneddoti, come quelli dell’amicizia con Antonio Sapone (a cui è dedicata la Pinacoteca), gallerista, amico della famiglia Picasso, di Burri e di altri protagonisti della scena dell’arte del Novecento. L’ultimo piano del palazzo, costruito nel sedicesimo secolo dalla famiglia fiorentina Spina, ospita a rotazione le opere della collezione (che comprende opere di Hans Hartung, Ladislas Kijno e Alberto Magnelli).
    Tra le mostre temporanee organizzate spiccano quelle di Alberto Burri, Alberto Magnelli, A-Sun Wu, Paloma Chang, Domenico Purificato, Alvaro Siza e Linde Burkhardt, Lucio Del Pezzo, Aurelio Amendola, Paul Jenkins, Renato Barisani.

    Gaeta vanta un rapporto stretto con diversi protagonisti dell’arte contemporanea, uno su tutti Cy Twombly, che ha creato molte delle sue opere proprio nella casa di Gaeta. È stato Nicola Del Roscio, amico e assistente di Twombly, a portarlo a Gaeta. Tra le loro frequentazioni possiamo citare Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Willem de Kooning, Andy Warhol e Julian Schnabel.

    Karl Stengel Senza titolo 1 1979 Pastelli a olio su carta 30x37cm Serragli
    Karl Stengel Senza titolo 16 2006 Collage pastelli a olio matita e acrilico diluito su carta 42x42cm Serragli
    Karl Stengel exhibition

    Karl Stengel exhibition at IGONG Gallery, Daejeon

    10 May 2022 daejeon, igong gallery, Korea

    Karl Stengel solo show at IGONG Gallery, Daejeon, South Korea, 1 -10 May 2022; Paintings and works on paper. 

    A big thank you to Jeon Hyungweon and Youngsook Park!

     

    art gallery entrance
    Karl Stengel exhibition
    Karl Stengel exhibition
    Karl Stengel exhibition
    Karl Stengel exhibition
    Karl Stengel solo show IGONG Gallery - Daejeon - May 2022 (6)
    Karl Stengel exhibition
    Karl Stengel exhibition

    Vanguardia 14 01 2022

    21 January 2022 Saltillo, vanguardia

    Vanguardia 14 01 2022
    La Pasion Expresionista Un recorrido por la obra de Karl Stengel

    La pasión expresionista

    9 December 2021 Coahuila, Messico, Saltillo

    La Galleria dell’Accademia Interamericana dei Diritti Umani di Saltillo, Coahuila, Messico, ospita la mostra “La pasión expresionista” dedicata a Karl Stengel.
    La personale è stata inaugurata il 30 novembre 2021 da Ana Sofía García Camil, Segretaria alla Cultura di Coahuila; Rodrigo Santiago Juárez, in rappresentanza di Irene Espino, direttrice dell’Accademia interamericana dei diritti umani; Ana Sofía Rodríguez Cepeda, coordinatrice generale della Diffusione e Patrimonio Culturale dell’Università Autonoma di Coahuila; il maestro Rafael Aguirre, artista visivo e curatore della mostra, ed Edith Leija, direttrice del dipartimento Arti Visive della Segreteria della Cultura di Coahuila, tra gli altri. Ana Sofía García Camil ha evidenziato che la mostra presenta una selezione di opere significativamente rappresentative della produzione artistica di Karl Stengel. Ana Sofía García Camil si è congratulata con alcuni artisti presenti, che hanno partecipato al 49° Festival Internazionale di Cervantino, nella città di Guanajuato. Più tardi, nel suo messaggio, l’artista Rafael Aguirre ha ricordato che la mostra proviene dalla Collezione Stengel di Firenze, dove Karl Stengel trascorse l’ultimo periodo della sua esistenza.

    Galleria dell'Accademia Interamericana dei Diritti Umani di Saltillo 1
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    Galleria dell'Accademia Interamericana dei Diritti Umani di Saltillo
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    Galleria dell'Accademia Interamericana dei Diritti Umani di Saltillo
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    Galleria dell'Accademia Interamericana dei Diritti Umani di Saltillo

    exhibition at Collezione Stengel

    Displacement and disorientation

    19 November 2021 Chacin, karl stengel, Palazzo Rosselli del Turco

    una mostra dedicata al tema dello sradicamento e dello spaesamento

    Dall’8 ottobre al 14 dicembre 2021, alla Collezione Stengel di Palazzo Rosselli del Turco a Firenze, si svolge la mostra Displacement and disorientation (sradicamento e spaesamento). La mostra collettiva riunisce artisti particolarmente sensibili al tema della migrazione e del disorientamento.

    Spostamento inteso nelle sue molteplici accezioni: dal superamento delle barriere di filo spinato per raggiungere una terra arida e inospitale, simboleggiata dalle valigie di terracotta spaccate dell’artista colombiano Chacin, allo sguardo di alcuni personaggi nei disegni di Karl Stengel, che ha vissuto in prima persona la prigionia durante la Seconda guerra mondiale. Si parte dallo sradicamento dell’uomo dalla sua terra, per concentrarsi sul disorientamento interiore e sul suo antidoto: la funzione “salvifica” dell’arte. Il fotografo norvegese Trond Are Berge presenta un’opera specificamente dedicata al tema delle migrazioni. L’opera è composta dalla sovrapposizione di due fotografie: un ghiacciaio che si scioglie e un’antica iscrizione rupestre che testimonia una migrazione che si perde nella notte dei tempi.

    La seconda parte della mostra è dedicata alle opere di Nam Hong, David Harry, Enzo Trapani, Motoko Oyamada e Tiril. Dopo una riflessione sul disorientamento, il visitatore può immergersi positivamente nel colore. Come ha scritto la poetessa Camilla Stengel, vedova di Karl Stengel, che ha ispirato questa mostra: “chi ha il dono di aver trovato il proprio modo di esprimersi – e di creare continuamente – è salvo”. La serena contemplazione del colore rende l’esperienza più completa, rende le persone desiderose di viaggiare di nuovo, abbracciare gli amici, sorridere.

    “A casa anche con noi stessi, ritrovarci in ogni luogo, in ogni situazione è l’essenziale – ed è anche il pellegrinaggio più difficile”. (Camilla Stengel)

    Disperazione e disorientamento uniscono chi si trova nello stesso pezzo di terra, gettato in un mondo dal quale forse è stato costretto a fuggire. Forse in cerca di una terra senza conflitti, probabilmente di religione, in cerca di lavoro, di pace. O forse per curiosità, per voglia di esplorare il mondo e la diversità della natura, delle città, della lingua, dei colori e dell’arte. È attraverso l’arte che Karl Stengel ha ritrovato la serenità, dipingendo nel suo studio con la sua musica. L’arte che salva l’uomo, si prende cura di lui. Non a caso l’artista americano di origini argentine Enzo Trapani definisce i suoi quadri “Pillole sul muro”. La formazione da neurologo di Enzo Trapani lo ha portato a studiare gli effetti del colore sul nostro corpo e sulla nostra psiche. Il colore degli ambienti in cui viviamo non influisce solo sull’umore ma altera anche il corpo e la pressione sanguigna. L’arte che scegliamo per le nostre pareti dice molto di noi. Le opere di Karl Stengel, protagonista della Collezione Stengel, sono state selezionate per essere esposte accanto a questi artisti internazionali in una sorta di dialogo ideale. Viene così ripresa la sua tradizione di dialogo costante con musicisti, scrittori e artisti.

    Displacement and disorientation – 8 Ottobre – 14 Dicembre 2021
    COLLEZIONE STENGEL Palazzo Rosselli del Turco, Via dei Serragli, 17 – 50124 Firenze.
    Ingresso gratuito SOLO su prenotazione. Sono ammessi gruppi fino alle 15 persone. Le mascherine dovranno essere indossate per tutta la durata della visita alla mostra. Verrà richiesto di utilizzare il gel per disinfettare le mani fornito all’ingresso della mostra e sarà richiesto il Green Pass. info @ studioabba . com 

    exhibition at Stengel Collection
    Karl Stengel in Gómez Palacio

    Karl Stengel in mostra a Gómez Palacio

    23 March 2021 Durango, Gómez Palacio, Messico

    La Casa della Cultura di Gómez Palacio ospita una mostra personale di Karl Stengel.

    (Durango – Messico – 18 marzo 2021)

    Presso la Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango, Messico, apre la mostra “Espressionismo astratto e figurativo di Karl Stengel”.

    21 opere del maestro ungherese saranno in mostra per alcune settimane secondo un calendario di esposizioni che riflette le problematiche operative dei tempi del Covid-19. La mostra promossa dalla Collezione Stengel è stata realizzata grazie alla collaborazione del maestro Rafael Aguirre che ha affiancato Vito Abba nella promozione delle opere di Karl Stengel in Messico, attraverso una serie di mostre nel biennio 2020-2021.

     

    Karl Stengel in mostra a Gómez Palacio
    Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango
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    Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango
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    Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango
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    Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango
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    Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango
    Karl Stengel in mostra a Gómez Palacio
    Casa della Cultura di Gómez Palacio, Durango
    El Siglo de Torreon 19 03 2021
    El Siglo de Torreon 19 03 2021
    Karl-Stengel.-Con-cuore-puro.-Exhibition-view-at-Accademia-dUngheria-Roma-2020.-Photo-Klára-Várhelyi-_7_

    Con cuore puro

    22 September 2020

    Karl Stengel. Con cuore puro – Accademia d’Ungheria in Roma.

    25 settembre – 10 dicembre 2020

    Il corpus della mostra consiste in una selezione di quindici dipinti e trenta disegni, incisioni, gouache e una serie di libri rari con le illustrazioni originali dedicate a scrittori e poeti internazionali. Le opere provenienti dall’atelier dell’artista in Toscana e dalla Collezione Stengel di Firenze sono il riflesso dell’attività di Stengel dagli Anni Settanta fino al 2017.

    Il percorso espositivo, realizzato in modalità site specific al primo piano su progetto di allestimento della curatrice, inizia già nell’androne dell’Accademia dove viene proiettato il video d’arte “Sich Treiben Lassen” e prosegue lungo l’ampio scalone verso il primo piano e le sale della musica.

    Il progetto, patrocinato dal Comune di Roma e dall’Ambasciata d’Ungheria, è ideato e curato da Elisabeth Vermeer e realizzato in stretta collaborazione con la direzione dell’Accademia d’Ungheria. Il coordinamento scientifico è a cura di Design of the Universe. Si ringraziano per il sostegno tecnico la Collezione Stengel, la Galleria Immaginaria, Firenze e la partecipazione di Casale del Giglio. Pubbliche Relazioni: Calliope Bureau.

    Accademia di Ungheria a Roma, via Giulia 1 – tel. +39 06 6889671

    * Con cuore puro è il titolo di una poesia dell’ungherese Attila Jozsef (1905/1937) al quale Karl Stengel ha dedicato un ciclo di opere.

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    Photo-Klára-Várhelyi

    E sì, 1963 – il nostro uomo si trovava finalmente a Roma, per qualche settimana, con i soldi risparmiati grazie a piccoli lavoretti per mantenersi nella vita quotidiana. A Roma, con la voglia di respirare l’aria della città eterna e di poter contemplare i lavori dei maestri della pittura dei tempi passati; studiarli per imparare da loro, mai per imitarli. Diciamo pure un ungherese nato nel 1925 a Novisad (il nonno austriaco – il padre aveva combattuto per l’Ungheria nella Prima Guerra Mondiale – da parte di madre ungherese e serbo), di nuovo nei confini della Jugoslavia, dove una gran parte della popolazione parlava ancora l’ungherese e pure lo Jiddish. Per sentirsi nella terra dei suoi “padri” nella patria ci vuole – e lo dava a Karl Stengel – il profumo della campagna circostante, le maniere folcloristiche che caratterizzano le persone, e il coronamento di tutto – per il ragazzo – era il Danubio! Il fiume maestoso che si offriva ad ognuno – e così anche a lui – per ammirarlo e poi per nuotare, per remare; un fiume che sapeva ’parlare’ nelle più diverse maniere e sempre con le sue usanze. Ci sono le canzoncine che ti fanno sentire in patria ed in più tutta la musica universale e la letteratura e le sue parole – e queste di Endre Ady non l’hanno abbandonato fino alla sua morte.
    Verso la fine del 1942 Karl Stengel si sentiva giustamente chiamato alle armi contro l’Unione Sovietica. Una fraternità si sviluppò soprattutto con gli ungheresi catturati dai russi, diventati con lui prigionieri per anni in un gulag siberiano – finalmente lui si poteva esprimere, dal cuore, con tante persone – non dimenticando mai il suo intimo dovere di esprimersi anche disegnando; una volta dopo il lavoro, mentre con un pezzo di carbone effettuava uno schizzo su un sacco vuoto di cemento, fu trovato da un ufficiale russo che gli chiese se poteva anche fare dei ritratti, arrivò così alla sua prima mostra, nel campo di lavoro.
    Prima degli altri prigionieri gli fu concesso di partire dal gulag a causa dei suoi polmoni distrutti. Arrivato in Ungheria dovette lavorare per due anni in fabbriche e laboratori per guadagnarsi – lui di ceppo borghese – il permesso e la possibilità di andare alla Scuola d’Arte ed Artigianato a Budapest, per ricevere il desiderato insegnamento in pittura, disegno, scultura, scenografia e mosaico (fu qui che un professore, Gacs, scoprì ‘troppa saggezza’ nella sua mano destra e gli chiese di affidarsi di più alla mano sinistra).
    Arriva l’anno 1956 e lo studente Stengel è costretto a fuggire, per salvarsi la vita, dalla sua Ungheria, come altre 200.000 persone che parteciparono ad azioni rivoluzionarie. A Salisburgo dove gli americani aspettavano i fuggitivi e dove fu invitato a diventare americano, rifiutò: “voglio sentirmi sempre un europeo.” Si impegnò per poter accedere all’Akademie der Schönen Künste a Monaco di Baviera.
    Arte: che cos’è? È il risultato di dovere esprimere tutto quanto si fa notare e che ci commuove. Esprimere arte per liberare sé stesso e per dimostrarlo a tutte le persone nel mondo, per dare loro la possibilità di dialogare. Esprimersi così come è dato o regalato a ognuno: in pittura su rocce, in letteratura, scultura, composizione, disegno – o anche danza; il darsi totalmente – come un danzatore – questa è arte.
    Così, logicamente, l’Arte esiste in tutte le ‘lingue’ del mondo, nata da tutti gli esseri umani del mondo. (Camilla Paul Stengel) 

    Museo Guillermo Ceniceros (3)

    Le opere di Karl Stengel in mostra al Museo Guillermo Ceniceros in Messico

    26 March 2020

    Durango, marzo 2020

    21 opere realizzate tra la fine degli anni 90 e il 2015 saranno esposte in vari musei del Messico da marzo 2020 fino ai primi mesi del 2021. Una mostra itinerante realizzata dalla Collezione Stengel grazie alla collaborazione del maestro Rafael Aguirre. La prima mostra rimarrà aperta fino alla seconda settimana di maggio, con ingresso gratuito, presso il Museo de Arte Guillermo Ceniceros in Calle Aquiles Serdán 1225, Durango, Messico.

     

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    Museo Guillermo Ceniceros (4)
    Museo Guillermo Ceniceros Durango, Messico
    Museo Guillermo Ceniceros (3)
    Museo Guillermo Ceniceros Durango, Messico
    Museo Guillermo Ceniceros (2)
    Museo Guillermo Ceniceros Durango, Messico
    Museo Guillermo Ceniceros (1)
    Museo Guillermo Ceniceros Durango, Messico
    Markus Stockhausen

    Markus Stockhausen e Alessandra Garosi in concerto per Karl Stengel

    14 February 2019 Alessandra Garosi, concerto, firenze, karl stengel, Markus Stockhausen, musiche improvvisate

    Il trombettista tedesco Markus Stockhausen e la pianista Alessandra Garosi si esibiranno in un concerto dedicato al maestro Karl Stengel presso la sede della Collezione Stengel, tra le sale affrescate di Palazzo Rosselli del Turco di via dei Serragli a Firenze. Il concerto si svolgerà martedì 19 marzo 2019 dalle ore 20.30 alle ore 22.00. Verranno eseguite musiche improvvisate, ispirate alle opere esposte, con un percorso che coinvolgerà tre sale della Collezione Stengel. Per l’occasione verranno esposte anche alcune opere di Karl ispirate alle musiche dello Zodiaco di Damiano Santini. Le stesse opere saranno poi prestate per due concerti di Alessandra Garosi dedicati a Karl Stengel, il primo alla Crawford Art Gallery di Cork in Irlanda a marzo e a seguire al Museo del Novecento di Milano a giugno.

    Markus Stockhausen, nato a Colonia e figlio del noto compositore Karlheinz Stockhausen, ha iniziato a suonare il piano all’età di sei anni. Nel 1975 inizia a studiare pianoforte e tromba presso la scuola di musica di Colonia e un anno prima dei suoi esami finali vince il premio Deutscher Musikwettbewerb. Da allora si è esibito regolarmente come solista in molte occasioni prestigiose. Ricordiamo il concerto per tromba “Jet Stream” composto per lui da Peter Eötvös nel 2002 ed eseguito per la prima volta con la BBC Symphony Orchestra a Londra. È anche ospite abituale di rinomati festival musicali internazionali.

    “La musica intuitiva rappresenta per me la via più stimolante ed altresì quella più gratificante del ‘fare musica’ perché tutto viene deciso sul momento, ‘sul luogo’. È qualcosa che va oltre l’improvvisazione, quest’ultima solitamente svolta in un certo stile predeterminato, su una canzone, un ritmo prescelto, un modello armonico, ecc. La musica intuitiva non ha per me confini stilistici, dovrebbe essere idealmente “fresca”, musica di “questo esatto momento”. Tutto viene deciso proprio ora, sul momento. Essa richiede tutte le vostre abilità musicali, la tecnica e le qualità musicali, la vostra fantasia e spirito creativo. Nel ruolo di esecutori, avete bisogno di una mente molto aperta e distesa e perfino di un orecchio ancora più attento del solito, pronto a captare qualcosa che va oltre i vostri limiti. Talvolta suonerete cose che risulteranno essere del tutto nuove perfino per voi stessi. Specialmente in un ensemble di esecutori, si materializza una musica nuova che altrimenti, in altro modo, non avrebbe mai potuto essere composta né immaginata.” 

    Markus Stockhausen

    Alessandra Garosi, nata a Siena, si diploma in pianoforte nel 1984 a Firenze con i Maestri Paolo Rio Nardi e Gregoria Gobbi. Viaggia poi in Australia dove continua gli studi pianistici con Sonya Hanke a Sydney. Al ritorno in Europa affina la sua preparazione studiando sia in Italia che in Irlanda e in Svizzera. Nel 1987 frequenta l’Università di Indiana a Bloomington negli U.S.A. dove studia varie discipline fra cui teatro, composizione e studi musicali. Ha collaborato con grandi Maestri di musica classica come Pier Narciso Masi e Harvey Sachs, incontrato e collaborato con personaggi illustri del Jazz contemporaneo quali Stefano Bollani, Stefano Zenni, Enrico Rava e Giorgio Gaslini. Attiva nell’ambito della musica contemporanea, suona nei quattro continenti dal 1985, ospite nei maggiori Festival e Teatri. Ha inciso per diverse etichette internazionali e al momento appare in più di trenta lavori discografici. Nonostante la sua formazione classica, si è da sempre interessata alla musica popolare sarda, macedone, alle tradizioni musicali indiane, australiane aborigene e asiatiche. È attiva come solista, come docente di Musica da Camera con cattedra a ruolo presso il Conservatorio di Piacenza, oltre a intervenire spesso in progetti didattici di istituti italiani ed esteri nel contesto di Masterclass rivolti soprattutto alla Musica Contemporanea e alla Musica di Insieme.

     
    • Alessandra Garosi







    • Markus Stockhausen

    Karl Stengel, nato nel 1925 in Ungheria, sulle rive del Danubio, avverte sin dall’infanzia l’impulso di “dover” disegnare. Nei disegni di Karl Stengel, così come nei suoi dipinti affiorano prepotentemente, sia in forma figurativa che astratta, le passioni e le sofferenze umane. Sentimenti che sono testimonianza di esperienze vissute in prima persona da Stengel, come gli anni della prigionia in Russia durante la guerra e poi l’arrivo dei carri armati sovietici in Ungheria nel 1956. Anche la letteratura e la musica hanno sempre ispirato il suo lavoro. Karl dipingeva sempre ascoltando musica nel suo studio, tanto da fargli dedicare alcune opere a un compositore o esecutore. Il parallelo tra il compositore e l’artista era così naturale per Karl che ha usato proprio questo paragone per parlare del rapporto tra l’artista e l’osservatore delle sue opere:

    “Ti è forse mai capitato di sentir chiedere a un musicista che cosa volesse dire un suo lavoro? Soltanto un pittore deve rispondere a questa domanda, perché la gente è abituata da millenni a vedere su un quadro qualcosa riconoscibile, comprensibile. Il pubblico semplicemente fino ad ora non ha afferrato lo sviluppo della pittura moderna – ci vorranno ancora generazioni prima che smetta di fare quella domanda.”

    Karl si è spento, nella sua amata campagna toscana, il 25 giugno 2017.

     

    Martedì 19 marzo 2019 ore 20.30 – 22.00

    Collezione Stengel, Palazzo Rosselli del Turco in Via dei Serragli, 17

    Ingresso libero – Prenotazione obbligatoria per numero limitato di posti

    Contatti: info @ studioabba . com 055 0516161 – 340 5779080

    invitation MBAC

    From Drawing to Metaphor

    20 November 2018 Arte Contemporáneo, Colombia, Museo Bolivariano, Santa Marta

    Presented by the Fundación Museo Bolivariano de Arte Contemporáneo of Santa Marta, Colombia, in collaboration with The Stengel Collection in Florence, Italy

    November 29, 2018 – February 17, 2019

    Santa Marta, Colombia – From drawing to metaphor, an exhibition of twenty-six drawings by the late Hungarian artist Karl Stengel (1925-2017), will be on view at the Museo Bolivariano de Arte Contemporáneo in Santa Marta, from November 29, 2018 to February 17, 2019.  Zarita Abelló de Bonilla, Director of the Museum, expressed her desire to host this exhibition after visiting the Stengel Collection at the Palazzo Rosselli del Turco in Florence. This is the first exhibition of Stengel’s work in Colombia.

    Produced over a span of forty years, between 1977 and 2016, the works in this exhibition demonstrate Stengel’s sustained interest in figuration, which prevails over abstract expressionism. Made in various mediums, including pen, pencil, watercolour, and oil pastel, there are even several examples here of Stengel drawing on the pages of books, tearing leaves from encyclopedias, atlases, and even his own catalogues. In these works, Stengel explored passion and the human condition, setting out imaginary dialogues in his scenes set in places like taverns or brothels. His subjects were drawn from his own life experiences, his travels, and his innate curiosity. They were also inspired by his passion for literature and music, including the work of authors such as Bukowski, Blaise Cendrars, Beckett, Jorge Borges, Yvan Goll, Tabucchi, and Giuseppe Ungaretti, and also from composers and musicians such as Rachmaninov, Stravinskij, Liszt, and Pollini.

    The artworks in From drawing to metaphor have been kindly loaned by Camilla Stengel and The Stengel Collection.

     

    About the Museo Bolivariano de Arte Contemporáneo

    The Museo Bolivariano de Arte Contemporáneo opened in 1986 within the grounds of the San Pedro Alejandrino estate on the initiative of Colombian artist Armando Villegas, with the support of the local authorities and the then President of the Republic, Belisario Betancur. The aim was to integrate the Bolivarian countries (Bolivia, Colombia, Ecuador, Peru, Panama and Venezuela) through art, as a tribute to the Liberator of Nations, Simón Bolívar.

    http://www.museobolivariano.org.co/

     

    Exhibition details

    Dates: Thursday 29th November 2018 – Sunday 17th February 2019

    Location: Sala Hernando del Villar del Museo Bolivariano de Arte Contemporáneo

    Av. del Libertador, Quinta de San Pedro Alejandrino, Santa Marta, (MAG), Colombia

    Hours: Monday to Sunday, 9am-5pm. December 24th and 31st 9am – 1pm. Closed January 1st.

    Entrance: Adults 15,000 COP, children 13,000 COP, foreigners 21,000 COP

     

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    powered by Studio Abba
    Associazione Collezione Stengel Via dei Serragli, 17 50124 Firenze C.F. 94266230484